REGGIO,
8 MILIONI CON LE MULTE
MA
NON CI SONO 21.000 EURO PER ASSICURARE AGENTI E ASSISTENTI SOCIALI
“Ci
rivolgiamo al Sindaco Marco Massari, nuova guida dell’Amministrazione di Reggio
Emilia. Oggi è nelle sue mani aprire una stagione nuova nei rapporti con gli
assistenti sociali e con i 150 agenti del Corpo di Polizia Locale in servizio
nella nostra città, fin qui sacrificati e messi in secondo piano nonostante un
innegabile senso del dovere. Confidiamo che da ora in poi Massari voglia dare
peso alle deleghe che ha trattenuto proprio sulla Sicurezza e la Polizia Locale
”.
Così Paolo Consolini (Segretario Cgil Fp
Reggio Emilia) e Gennaro Ferrara (Segretario generale Cisl Fp Emilia Centrale)
si appellano al Sindaco in carica da un mese e mezzo per tentare di risolvere “una figura pessima che il Comune sta
rimediando e non per colpa di questa Amministrazione”.
Per puro caso gli agenti e gli assistenti sociali
hanno scoperto pochi mesi fa che è stata cancellata la polizza assicurativa
integrativa che li protegge in caso di infortunio, ad esempio aggressioni
subite durante il loro servizio.
Una polizza attiva fin dal 2007, grazie ad un accordo sindacale sottoscritto
dal Comune, in virtù del quale veniva destinata agli agenti e agli assistenti
sociali di Reggio questa forma di protezione finanziata con parte delle entrate
delle sanzioni da codice della strada e perfettamente prevista dalle norme
(art. 208 codice della strada).
Un accordo valido e ribadito anche nel maggio del 2022 con tanto di verbale di
intesa.
E poi? “E poi il comandante del Corpo ha
detto basta, come ha chiarito l’ufficio assicurazioni del Comune. Quindi dal
primo gennaio di quest’anno viviamo la storia assurda di un Comune che nel 2023
conteggiava 8.2 milioni di euro dalle multe (erano 3 milioni nel 2007), e non
trova 21.000 euro all’anno per proteggere con una polizza i suoi poliziotti e i
suoi assistenti sociali – raccontano i due sindacalisti –. Due categorie di professionisti che hanno
il compito delicatissimo di lavorare sulla strada, a diretto contatto con le
situazioni più difficili. A loro il Comune di Reggio ha, di fatto, lasciato
solo la normale tutela minima prevista dall’Inail. E’ una storia incredibile di
miopia gestionale e pure di pessimo comportamento sindacale: quatto quatto,
lemme lemme, qualcuno in Comune ha disdetto unilateralmente un accordo
sindacale vigente da 17 anni. Complimenti. Si fa per dire”.
I SACRIFICI DI UN CORPO FONDAMENTALE:
FAI IL TURNO SERALE? PORTATI IL PASTO DA CASA
Sono 150 gli agenti di Reggio. Dovrebbero essere 178
secondo la dotazione organica prevista dal Comune. Ben 204 per la legge
regionale vigente. A Modena, capoluogo di dimensione analoga a Reggio, gli
agenti sono più di 200.
“Agenti cui si chiede il massimo senza
dare nulla in cambio. E’ stato chiesto un buono pasto di 7 (sette) euro per i
poliziotti del turno serale, al lavoro in strada dalle 19:00 all’una di notte.
Il costo per un anno? Poco più di 21.000 euro. La risposta del Comune? Nessuna.
Nonostante i milioni di euro in cassaforte, ricordiamolo. E così gli agenti si
portano un panino da casa”, proseguono Consolini e Ferrara.
SOTTO PRESSIONE PER I GRANDI LIVE
E dire che il Corpo risponde con un lavoro egregio ed enorme per garantire
sicurezza e viabilità durante i live coi quali Reggio si sta affermando come
capitale dei mega artisti.
Il concerto dei Rammstein, ad esempio, ha assorbito 113 agenti, il 75% del
totale. Ben 75 di loro hanno fatto il doppio turno per almeno 14 ore di lavoro
no stop. Senza un bagno, senza un cambio
e nemmeno un gazebo per schermarsi dal sole. Milioni di euro in movimento
dentro l’arena Rcf, una pacca sulla spalla per gli agenti che fanno muovere
100.000 fans in una città di 170.000 abitanti.
“Crediamo sia giusto che il Sindaco
Massari sappia che, in largo anticipo sul primo grande live del 25 maggio, è
stata scritta al Comandante del Corpo un richiesta di incontro per organizzare
il lavoro durante gli eventi in arena. Il Comandante non ha mai ritenuto di
rispondere o convocare le organizzazioni sindacali. Non è così che si
costruiscono strumenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori”,
chiosano Fp Cgil Reggio e Cisl Fp Emilia Centrale.