TERRE DI CASTELLI, UMILIATA LA POLIZIA LOCALE: CISL DIFENDE GLI AGENTI
“Ogni Sindaco d’Italia spiega che per la
sicurezza occorre puntare tantissimo sulla Polizia locale, investendo sugli
agenti, sui loro strumenti e sulla loro formazione. All’Unione Terre di
Castelli hanno invece pensato che la Polizia locale meritasse uno sberlone e
una bocciatura. Chiediamo ai Sindaci dei Comuni dell’Unione e al suo Presidente
di fermarsi un attimo a riflettere: potete fermare questa umiliazione
inaccettabile?”.
Così Mirko Manzini, dirigente di Cisl Fp
Emilia Centrale, commenta l’esclusione totale e senza appello degli agenti
in servizio nell’Unione dalla recentissima procedura con la quale l’Ente ha
fatto avanzare e crescere – economicamente e professionalmente – il
personale in tutti i servizi. Tutti,
tranne, appunto, la Polizia locale.
“Era un'importante occasione per
valorizzare il personale dell’Unione.
Evitando di pensare male, mi sfugge davvero come sia stato possibile
escludere la Polizia locale da questa progressione - spiega Manzini -.
Qualcuno ha considerato gli agenti poco qualificati o formati? Eppure
tutti gli obiettivi strategici e ordinari assegnati nel 2023 sono stati
raggiunti al 100%. Lo scrive il Comandante del Corpo nella pagella del Piano di
gestione”.
LE
PERFORMANCE DEGLI AGENTI
Mettiamo i numeri a supporto di queste affermazioni: sono 55 gli agenti di
Polizia del Corpo in servizio all’Unione. Nel 2023 hanno fatto 295 controlli
per individuare ubriachi al volante (il 676% in più rispetto al 2020). Hanno
scoperto 304 violazioni amministrative in materia edile-ambientale (+162%
rispetto al 2022), sono stati impegnati con gli incidenti stradali il 77% in
più rispetto a tre anni prima e hanno quasi raddoppiato (+ 75.5%) la raccolta
di segnalazioni ed esposti da parte dei cittadini, grazie alle attività di
prossimità. In aumento anche il lavoro con la centrale operativa e gli
interventi per i tso (trattamenti sanitari obbligatori). Gli agenti hanno fatto
crescere i gruppi di controllo di vicinato, consolidato la rete, raccolto 174
segnalazioni (una media di 2 al giorno) e risposto in 30 minuti alle
segnalazioni dei gruppi.
LAUREATI,
DOCENTI E AGENTI DI SCORTA: COMPETENZE TOP NEL CORPO
Nel Corpo dell’Unione ci sono molti
laureati in legge, un docente della scuola di polizia interregionale e perfino
due ex agenti addetti alla scorta di alcuni magistrati. “Direi che più d’uno
aveva i titoli per partecipare alla procedura di avanzamento indetta tra giugno
e luglio. Quindi la richiesta del sindacato era ed è molto semplice: serve un cambio di rotta radicale dentro
all’Unione, dove bisogna imparare a valorizzare il personale interno con le
formule adeguate”.
LA DELUSIONE DEGLI AGENTI
“E’ stato un brutto colpo la nostra
esclusione dalle progressioni. Una delusione e un’occasione persa, dato che un
ispettore sta per andare in pensione e abbiamo carenza di ufficiali. Senza
ufficiali gli operatori esterni sono lasciati allo sbaraglio e non possono fare
certi interventi”, commenta un agente.
Un suo collega ricorda, invece, che “molti
di noi hanno più di 15 anni di servizio ed è innegabile: oggi siamo amareggiati
e demotivati. Continueremo a fare il nostro lavoro con passione, con
straordinari e operando in modo integrato con le altre forze di polizia e
aspetterò di leggere il prossimo comunicato dell’Unione col quale ci
ringraziano per il lavoro svolto. Peccato che i complimenti non siano
conteggiati in busta paga”.