FEDERCASA: Sciopero per il Rinnovo del Contratto Nazionale

FEDERCASA: Sciopero per il Rinnovo del Contratto Nazionale

FEDERCASA: SCIOPERO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE

PUBBLICATO IL 21/02/2024, CATEGORIA: MONDO CISL, AUTORE: CISL FP EMILIA CENTRALE

Lavoratori di ACER in Mobilitazione a Modena e Reggio Emilia per la Dignità e i Diritti

L'aria di tensione è stata palpabile nei territori di Reggio Emilia e Modena, dove i lavoratori e le lavoratrici di Acer (Agenzia casa Emilia Romagna) e delle società patrimoniali del territorio emiliano hanno dato vita a uno sciopero massiccio per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale Federcasa, scaduto da anni sia sul fronte economico che normativo.

 

A MODENA L’INCONTRO CON LE AUTORITÀ


A Modena, l'adesione allo sciopero è stata straordinaria da parte dei dipendenti di Acer e delle società patrimoniali locali di Maranello, Formigine, Sassuolo e Serramazzoni. La protesta non si è limitata a un'assenza fisica dal lavoro ma ha trovato espressione anche in presidi e manifestazioni pubbliche, come dimostrato dalla significativa mobilitazione in piazza Grande a Modena.

 Una delegazione sindacale, composta da rappresentanti di Fp Cgil e Cisl Fp, ha avuto modo di incontrare le autorità locali, inclusi il vicesindaco Gian Pietro Cavazza e l'assessore per le politiche del Lavoro di Modena, Andrea Bosi, per ribadire le motivazioni alla base della vertenza e l'importanza del lavoro svolto dal personale Acer nella gestione e manutenzione dell'edilizia residenziale pubblica.

Gli amministratori hanno sottolineato l'indispensabilità delle politiche abitative in risposta all'emergenza casa e l'esigenza di mantenere elevate competenze e professionalità nel settore pubblico.

 Parliamo di lavoratrici e lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, seguono bandi e graduatorie, rispondono e trovano soluzioni ai problemi di chi ha già un alloggio pubblico o di chi è in attesa di poterlo avere.

 

 A REGGIO EMILIA LA MOBILITAZIONE DAVANTI AGLI UFFICI DI ACER


Anche a Reggio Emilia, lo sciopero ha registrato una partecipazione massiccia, con quasi il 100% dei lavoratori dell'Agenzia Casa Emilia-Romagna che hanno aderito allo sciopero. Fp Cgil e Cisl Fp Emilia Centrale hanno manifestato di fronte agli uffici dell'agenzia Casa Emilia-Romagna in via della Costituzione per difendere i diritti dei dipendenti, bloccati da un contratto scaduto e da una situazione di stallo nella classificazione del personale, protrattasi per sei anni.

 

LA PROTESTA

I sindacati Fp Cgil e Cisl Fp hanno espresso forte preoccupazione per le proposte avanzate da Federcasa, che sembrano puntare a un declassamento delle condizioni economiche dei lavoratori. Si denuncia l'inadeguatezza delle proposte salariali, che non tengono conto dell'aumento dei costi della vita e dell'inflazione, mettendo a rischio il potere d'acquisto dei dipendenti.

 

“Spiace constatare che anziché puntare sulla valorizzazione di queste competenze, Federcasa propone addirittura di giocare al ribasso, con una soluzione che per un livello medio non arriverebbe nemmeno a 100 euro lordi al mese. Lo ripetiamo: lordi. Dica Federcasa come potrebbero bastare questi soldi per affrontare una inflazione che sta colpendo la capacità dei lavoratori e delle lavoratrici di poter riempire, banalmente, il carrello della spesa”, spiegano Fabio Bertoia (Cisl Fp) e Paolo Consolini (Fp Cgil).

  

L’INTERVENTO DELLA REGIONE


I due sindacalisti apprezzano l’impegno che si è presa l’Assessora regionale Barbara Lori (Politiche abitative) a sostegno delle ragioni alla base della vertenza, non di meno proseguirà la mobilitazione in tutto il territorio, con presidi e assemblee programmate.
“Siamo impegnati al massimo. Per restituire al personale di Acer  la dignità che merita e per affermare che il futuro dei grandi servizi pubblici non può dipendere da scelte sempre e solo dettate da visioni miopi e al risparmio”, concludono Bertoia e Consolini.
 

In conclusione, la mobilitazione dei lavoratori delle agenzie di casa e delle società patrimoniali di Reggio Emilia e Modena rimane alta, con i sindacati che chiedono con forza a Federcasa di ritornare al tavolo negoziale con proposte che tengano conto delle legittime richieste dei dipendenti e assicurino condizioni di lavoro eque e dignitose.


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