SOS Sicurezza! Basta aggressioni agli operatori sanitari!

SOS Sicurezza! Basta aggressioni agli operatori sanitari!

SOS SICUREZZA! BASTA AGGRESSIONI AGLI OPERATORI SANITARI!

PUBBLICATO IL 29/08/2024, CATEGORIA: SANITà, AUTORE: CISL FP EMILIA CENTRALE

Che Paese è diventato quello che chiede ai professionisti della sanità di occuparsi dei casi socialmente più pericolosi e li lascia da soli in balia di violenze, pestaggi e aggressioni inaccettabili? Questa è la domanda che tutti devono porsi dopo l’ennesimo e gravissimo fatto accaduto alla Rems di Reggio Emilia, dove sono ospitati criminali condannati ritenuti affetti da disturbi mentali e dove manca l’abc della sicurezza”.

 

Così Gennaro Ferrara, Segretario Generale di Cisl Fp Emilia Centrale, sentito dal Resto del Carlino, commenta la storia, a tutti gli effetti eclatante, della fuga avvenuta il 27 agosto scorso dalla struttura di via Montessori: un giovane condannato prima ha pestato un medico (finito al pronto soccorso) e poi è entrato in un reparto, dove è riuscito a procurarsi delle spranghe di ferro dalla palestra interna. Con questi attrezzi ha sfondato le porte scappando all’esterno e poi ha scavalcato la recinzione. Con le spranghe usate come arma, l’uomo ha minacciato una dottoressa provando a rubarle l’auto, ha vandalizzato due mezzi degli operatori della struttura e pure quello di un passante.
La fuga si è interrotta nei campi vicini alla Rems, grazie all’intervento dei Carabinieri. Secondo quanto riporta un sindacato dell’Arma, l’aggressore avrebbe provato a colpire anche i militari.

VIGILANZA INADEGUATA
Ferrara è netto: “Così non va e, prima ancora che da sindacalista, lo dico da infermiere che a lungo ha lavorato negli Ospedali psichiatrici giudiziari. Le Rems come i Servizi psichiatrici Diagnosi e Cura sono servizi di frontiera, estremamente pericolosi. Cisl Fp da mesi denuncia cosa accade dentro a quelle mura e continua a chiedere sicurezza, sicurezza, sicurezza. Questi sanitari sono eroi cui affidiamo la gestione di persone con gravi problemi. Sono eroi che lavorano a contatto con il dolore e l’inferno eppure le Istituzioni lasciano che siano picchiati giorno dopo giorno, tra indifferenza e burocrazia”.


COSA SONO LE REMS

Si tratta di Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza e ospitano temporaneamente criminali condannati, ritenuti affetti da disturbi mentali. La Rems ha preso il posto dei vecchi Ospedali Psichiatrici Giudiziari, con la differenza che in questi c’erano maggiori strumenti di sorveglianza, a cominciare dagli agenti di polizia penitenziaria. Nella Rems di via Montessori opera solo un vigilantes che dalla guardiola controlla le telecamere e, in caso di bisogno, chiama la forze dell’ordine. Ad oggi non può entrare dentro alla struttura per aiutare il personale.
Alla Rems di Reggio ci sono 20 posti per pazienti in terapia riabilitativa e 10 posti per pazienti sottoposti a trattamenti intensivi. Tutto il personale sanitario è in forza ad Ausl: 18 infermieri suddivisi in tre unità per turno (due nel turno di notte) più i tecnici delle riabilitazioni psichiatriche, educatori e Oss.

20 AGGRESSIONI IN UN MESE

E’ una vergogna che ha dell’incredibile: solo lo scorso giugno si sono registrate 20 aggressioni al personale, picchiato e umiliato con tutto quello che è a portata di mano: telefoni, posate, sedie, bicchieri e stoviglie. La violenza si scatena per qualsiasi cosa ed è come vivere e lavorare con un fiammifero acceso vicino alla benzina – prosegue Ferrara –: il primo giugno un paziente pretendeva alimenti acquistati all’esterno e non quelli del carrello del vitto. E’ finita con il personale sanitario barricato nella guardiola mentre l’ospite prendeva a pugni le vetrate. Il 19 giugno un paziente ha tentato la fuga. Riacciuffato, ha rotto una boccetta di profumo utilizzando i vetri per procurarsi tagli alle braccia. Alla fine del mese, un Oss è stato minacciato, insultato e pedinato da un condannato per tutto il turno di lavoro”.

 

AGIRE SUBITO

Non si può dire soltanto basta. Bisogna agire per proteggere i professionisti della sanità pubblica. Il 26 luglio scorso, noi di Cisl Fp abbiamo chiesto ad Ausl di inserire una guardia giurata nella Rems di via Montessori e di migliorare la vigilanza. Ausl ci ha risposto pochi giorni dopo, spiegando che stava programmando un incontro con CoopService. Sono passati due mesi, le violenza sono proseguite e ora chiediamo all’azienda sanitaria di agire subito. Senza se e senza ma. Siamo assolutamente a disposizione”, chiosa il leader di Cisl Fp Emilia Centrale.