SEMBRA CSI MIAMI, INVECE E’ L’APPENNINO REGGIANO
“LAVORO SUPER DELLA POLIZIA LOCALE, CHE FA LA POLITICA?”
13 agenti in 10 mesi han fermato truffatori, spacciatori, un padre violento.
Soccorsi 50 feriti”
Appello ai Sindaci: “Finanziare i turni di notte e festivi. Servono 11
assunzioni”
Sono solo 13 agenti su un territorio montano enorme, nel quale abitano 33.000
persone.
Sono pochi ma con una passione e una professionalità enorme: nei primi dieci
mesi dell’anno hanno gestito 1.173 violazioni al codice della strada, sono
intervenuti in 88 incidenti e gestito 50 feriti.
Questi agenti hanno inviato alla Procura di Reggio e alla Procura Minorile 60
notizie di reato, tra le quali maltrattamenti in famiglia, reati da codice
rosso, spaccio, furti, lesioni e pure truffe.
Siamo nell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano: non solo c’è un
nucleo cinofilo per la ricerca delle persone scomparse – evento più che
frequente in montagna – e per i servizi antidroga ma esiste pure un laboratorio
scientifico che ha permesso di incastrare il terzo uomo di una banda di
malviventi in fuga, scovato grazie alle impronte digitali sul mezzo che aveva
abbandonato.
Sembra Csi Miami e invece siamo a Casina, Carpineti, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Ventasso, Vetto e
Villa Minozzo.
Alla
porta di questi Comuni ora bussano Cisl Fp Emilia Centrale, Fp Cgil Reggio e
il Sulpl. E lo fanno chiedendo una svolta: “Ci rivolgiamo ai sette sindaci
dell’Unione: avete un patrimonio enorme di passione e competenza. Sono i vostri
agenti di Polizia locale ed è giunto il momento di dimostrare che credete in
loro, rispettate quello che fanno e siete pronti a costruire un grande progetto
per la qualità del lavoro e la sicurezza delle persone”.
DUE PROBLEMI (URGENTI) DA RISOLVERE
Due i grandi problemi irrisolti, che rischiano di inceppare tutto. Punto primo:
non è stato potenziato il progetto speciale che permette ai tredici agenti di
lavorare su tutto il territorio coi turni di notte e nei festivi. L’ultimo
incontro del 27 novembre è andato a vuoto e, senza un chiaro cambio di passo,
gli agenti si limiteranno dal primo gennaio 2026 a svolgere il loro turno
ordinario, dopo mesi di impegno e di straordinari non pagati. Punto secondo: il
tempo passa e si avvicina la scadenza di fine anno. Entro il 31 dicembre va
approvata la delibera che crea il Corpo di Polizia locale dell’Unione, pena la
perdita dei finanziamenti del Prt regionale.
SERVONO 24 AGENTI
Questa è un’altra grana antica: gli agenti sono pochi, pochissimi. Tredici.
Erano 15 fino al 2024. Dovrebbero essere, invece, ben 24. “La costruzione del
Corpo di Polizia dell’Unione non è un capriccio sindacale. E’ un'occasione
straordinaria per investire su questi ragazzi e sulla sicurezza del territorio,
tornando a parlare di assunzioni, di organici e di dotazioni. Se l’Unione ci
crede e smette di litigare possiamo farcela, i nostri sindacati sono pronti a
fare la loro parte”, incalzano i sindacati.
ARRESTI,
DENUNCE E TRUFFE SCOPERTE
Intanto che la politica pensa, il lavoro degli agenti è tutto da raccontare.
Andando ben oltre i loro turni, questi professionisti nel corso del 2025 sono
riusciti ad incastrare con le telecamere Ocr un uomo che aveva ferito un agente
forzando un posto di blocco a Vezzano. Hanno arrestato in flagrante un genitore
che picchiava la propria figlia, nonostante un divieto di avvicinamento del
Tribunale. Proprio come in Csi, gli agenti hanno denunciato 14 malviventi,
residenti in Campania, protagonisti di una truffa assicurativa. Sono stati
scoperti attraverso l’analisi meticolosa dei movimenti delle carte postepay
usate dai delinquenti.
“Vorremmo che la politica dicesse grazie a questi agenti. Con i fatti. Non con
le dichiarazioni. E vorremmo anche che la politica studiasse, ad esempio quando
chiede agli agenti di essere più presenti sul territorio, dopo il fatto dei
Carabinieri e del barista aggrediti a Casina. Se non studia la politica, lo
facciamo noi: l’aggressore era già stato preso dalla Polizia Locale due volte e
due volte denunciato. Se era a piede libero non è colpa degli agenti e questa è
un’altra storia”, chiosano Cisl Fp, Fp Cgil e Sulpl.