NUOVO CONTRATTO PER 5.500
SANITARI REGGIANI E 8.200 MODENESI
ESULTA CISL FP: “BUSTE PIU’ PESANTI, TUTELA LEGALE GRATUITA”
Ferrara, leader del sindacato: “Vittoria
straordinaria. Finito un sequestro lungo sei mesi”.
Forti aumenti di stipendio per chi lavora in Ps e per le ostetriche
“Una vittoria straordinaria della Cisl Fp che
dedichiamo agli 8.201 lavoratori della sanità reggiana. E’ finito dopo sei mesi
il sequestro del nuovo contratto nazionale, ora possiamo restituire dignità,
tutela legale e salari più pesanti a infermieri, oss, ostetriche, autisti
soccorritori, tecnici sanitari e amministrativi. Abbiamo lottato come leoni e
lo abbiamo fatto per questi professionisti che fanno una vita d’inferno per
proteggere la salute di tutti”.
Così Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp
Emilia Centrale, commenta la pre intesa raggiunta il 18 giugno scorso a
Roma, nella sede di Aran.
La fumata nera sul nuovo contratto avvenne il 14 gennaio, bloccando non solo il
rinnovo del contratto per il 2022-2024 ma anche la partenza immediata del
contratto successivo. Ora il fronte del no si è sgretolato, il contratto
2022-2024 è stato portato a casa e può ripartire il confronto sul triennio
2025-2027.
LE NOVITA’
Gli
stipendi aumentano mediamente di 170 euro al mese (+7%). I sanitari avranno in
busta paga tutti gli arretrati, calcolati dal 1° ottobre 2024, recuperando il
danno provocato dall’ostruzionismo di Cgil e Uil, primariamente. Chi lavora in
pronto soccorso sommerà all’aumento dei 170 euro altri 250 euro al mese di
indennità. Con lo sblocco del contratto le ostetriche hanno finalmente ottenuto
l'equiparazione retributiva con gli infermieri, l’accesso alle stesse indennità
e con lo stesso importo economico. Godranno dell’aumento di 170 euro mensili e
di una indennità di 35 euro al mese (per coprire il 2024). Il nuovo contratto
introduce la sperimentazione sulle ferie a ore, il miglioramento dell’accesso
alle ferie e ai riposi solidali. Vengono rafforzate le tutele a favore dei
sanitari costretti a lunghe assenze per curare gravi patologie e per effettuare
terapie salvavita. Si sostiene la qualità delle carriere: c’è tempo fino al 31
dicembre 2026 (ben 18 mesi in più) per le progressioni verticali in deroga e
per gli incarichi di funzione organizzativa. Via libera anche ai buoni pasto
per chi lavora in smart working e alla valorizzazione economica degli autisti
soccorritori. Si premiano gli invisibili che hanno tenuto in piedi la sanità in
tutti i reparti: finalmente l’area dell’elevata qualificazione è accessibile
anche senza laurea magistrale per chi ha esperienza e incarichi professionali.
Un’ulteriore conquista per migliaia di lavoratori.
UNA
CONQUISTA NATA A REGGIO E MODENA
Cisl Fp esulta per la norma che attiva il patrocinio legale a carico di Ausl
per i dipendenti vittime di aggressioni, insieme al potenziamento del supporto
psicologico. “Uno scudo che abbiamo
chiesto con forza qui a Reggio e che Cisl Fp ha portato al tavolo nazionale
– spiega Ferrara –. Molti sanitari
avevano rinunciato a far valere i loro diritti contro gli aggressori per non
affrontare le spese legali. Ora la giustizia sarà davvero un diritto per tutti”.
SI
SBLOCCA IL SUPER FONDO
La luce verde sul contratto sblocca 700mila euro destinati ad incrementare i
fondi contrattuali per pagare meglio le produttività, le indennità
professionali ecc. dei sanitari reggiani. Sono attesi 98 euro in più procapite
e 72 euro di maggiorazione per chi lavora di notte.
COSì TI SMONTO L’INFLAZIONE
Basta
ai contratti che vengono rinnovati molto tempo dopo la loro scadenza. La
macchina sindacale della Cisl Fp è già pronta per discutere il rinnovo
2025-2027, per il quale sono state già previste le risorse. L’ipotesi
naufragata a gennaio prevedeva per un lavoratore del Ps di superare 500 euro di
aumento in busta entro il 2026. Inoltre, Ferrara smonta la fake di chi continua
a confondere l’aumento contrattuale con l’inflazione. “Primo: gli aumenti contrattuali non hanno mai seguito l’inflazione.
Secondo: l’ultimo contratto firmato
da tutti i sindacati era quello 2018-2021. All’epoca c’era un’inflazione
all’11% e gli aumenti di stipendio cubavano un +3.48%, vale a dire 80 euro
(mediamente). Il nuovo contratto prevede un raddoppio di quelle cifre. La
verità vince sempre”.